Nella recente assemblea dei soci di Arvaia, dove è stato approvato il Bilancio Previsionale, si è parlato lungamente anche del Villaggio e del Parco Macchine di Arvaia

Un villaggio costruito con un “edilizia” non invasiva. Poca impermeabilizzazione del suolo ma la solita nota dolente espressa in alto a destra.

La richiesta non dell’ultimo modello di trattore; attrezzi in linea con un’idea del mondo funzionale e dedita al riuso, ma il tutto ancora segnato da indicatori numerici che raccordano i sogni con la realtà.

Ed ecco qui la lunga lista della spesa. E’ quanto serve ad Arvaia per dare una vivibilità migliore a tutti quelli che la stanno portando avanti. Sia il lato gestionale, gli uffici e spogliatoi, che il lato agricolo, con impianti e attrezzature specifiche per migliorare la quotidianità di chi ci lavora e portare quei benefici in efficienza che tutte le attività devono garantire.

Ma l’oculatezza nella gestione ampiamente dimostrata nella stesura del Bilancio Previsionale 2019 prevede che la copertura di questi costi non sia gestita dalla gestione caratteristica ma attraverso il lancio di una raccolta fondi fatta allargando la base sociale introducendo il socio sovventore.
Come vedete i primi risultati sono stati già raggiunti visto che dei 40.000 euro richiesti l’iniziativa ha già portato a raccogliere 22.000 euro. Per i 18.000 euro mancanti, rilanciano, chiedendo di fare Un passo in più. Investi in Arvaia.
Clicca sulla foto e partecipa o almeno approfondisci perché anche Ruralopoli avrà bisogno di soci sovventori ed imparare dagli altri è sempre una buona idea.
Stiamo impostando un gruppo di lavoro che si occupi di sviluppare il piano agronomico di Cascina Ospitale. Da questo verranno fuori i macchinari che dovremo avere per garantire la produzione agricola che progetteremo.
Sull’esempio di Arvaia gli investimenti in macchinari dovranno essere garantiti da una sottoscrizione di soci sovventori. Ma cosa vuol dire questa parola che ci perseguita dal titolo?
Quando si compra un cespite (uno strumento necessario alla attività) bisogna pagare il fornitore per il valore che richiede. I soldi necessari per farlo possiamo averli in saccoccia o farceli prestare da qualcuno.
Nel primo caso se ne abbiamo veramente tanti possiamo anche farlo ma un pò di prudenza non guasta mai. Guardate come Arvaia ha gestito le risorse che aveva!! Nel Bilancio Previsionale 2019 le risorse che aveva in saccoccia, le Riserve Accantonate negli Anni Precedenti, li ha utilizzati per coprire anche delle diminuzioni di ricavo derivante da una stagione in cui la Natura non ha garantito quanto l’uomo ha progettato.
Avere soldi da altri implica sempre alcune considerazioni importanti. La prima è legata alla credibilità. Se lo siamo probabilmente tutti, incluse le banche, si “strapperanno le vesti” per prestarceli visto che li restituiremo sicuramente. In questo caso l’unica scelta che dovremo fare è prenderli a prestito da chi ci fa le condizioni più vantaggiose. Con quei soldi che otterremo, pagheremo il fornitore e la quota di spesa che andrà a carico della gestione caratteristica, il conto economico dell’anno, sarà pari alla rata che ci siamo impegnati a restituire. Attenzione la rata includerà sia il conto capitale che gli interessi, proprio come il mutuo di una casa.
In questo caso Arvaia ha scelto una terza strada molto interessante: quella del socio sovventore. E’ un socio che non mette dei soldi per ricevere una cassetta come quello abituale di una CSA, quindi non un socio che anticipa qualcosa per avere nell’anno quanto gli spetta, ma qualcuno che mette dei soldi in Arvaia e li lascia lì per fare qualcosa che la cooperativa decide di fare. Ma leggiamo cosa ne dicono nel loro regolamento
Il socio sovventore, persona fisica o giuridica, sostiene economicamente con quote di importo minimo di €500 il piano di sviluppo aziendale approvato dall’assemblea, ha diritto ad un solo voto a prescindere dall’importo versato; dopo 3 anni dal conferimento può richiedere la restituzione del capitale versato o chiedere il trasferimento della quota in capo ad altra persona previo gradimento del consiglio di amministrazione Il capitale conferito è sottoposto a rischio d’impresa pertanto in caso di perdite economiche della cooperativa
anche la quota sovventore ne risente. Il capitale sovventore può essere remunerato del 2% qualora l’assemblea dei soci allochi una parte degli utili alla remunerazione dei soci.
Quindi Arvaia pagherà gli investimenti utilizzando i versamenti in conto capitale dei soci sovventori. Restituirà loro il capitale se lo richiederanno dopo 3 anni e gli interessi verranno pagati se e solo se Arvaia avrà utili e se tutti insieme decideranno di remunerare i soci.
Insomma un bel passaggio. Se il debito è contratto con le banche questo va restituito comunque incluso dell’interesse passivo mentre con il socio sovventore ho la stessa disponibilità finanziaria ma chi mi presta i soldi diventa corresponsabile della gestione e quindi cercherà di condividere con questa gioie e dolori.
I contabili non si arrabbino troppo per qualche imprecisione linguistica e aver sottinteso alcuni passaggi contabili doverosi. L’obbiettivo era di inquadrare le differenze tra le forme di finanziamento e a questo ho piegato parte del ragionamento.

Giovedì 14 Novembre 2019, in Cascina Ospitale, ci siamo visti per pianificare le attività future e tutto quello che servirà per Costruire Ruralopoli. Quel gruppo è in realtà il primo nocciolo di un percorso virtuoso che ampliandosi includerà tutte quelle realtà che sono sensibili ai temi a cui Ruralopoli vuole dare una risposta.
Tra le varie realtà presenti c’erano i Gas di Botticino, Bovezzo e Mazzano. I Gruppi di Acquisto sono un elemento importante del progetto di Ruralopoli perché sappiamo tutti che una Comunità di Supporto all’Agricoltura è in qualche modo un’evoluzione dei Gas. I temi che sta affrontando Arvaia saranno dunque i temi che anche le comunità dei Gas bresciani dovranno affrontare.
Il socio sovventore è dunque una figura che in qualche modo dovrà entrare anche nel loro linguaggio. La pianificazione finanziaria è necessaria per raggiungere tutti i risultati economici che vorremo raggiungere con Ruralopoli. Iniziare a parlarne è dunque importante. Imparare da Arvaia è dunque un passaggio che va fatto anche aiutandoli nel loro percorso.
Ditelo in giro e organizziamo al più presto quelle riunioni che ci permettono di capire di che cosa abbiamo bisogno per Costruire Ruralopoli e soprattutto cosa bisogna fare perché questo avvenga.
Come vedete dalle foto il Landini 1000, l’unico trattore attualmente in dotazione in Cascina Ospitale, non ce la fa più e qualcosa bisogna fare!!!